giovedì 2 agosto 2012

Erasmus Magic

'There's no such thing as magic' diceva lo zio di Harry Potter, rinchiudendolo nel sottoscala e stracciando la lettera appena arrivata da Hogwarts via gufo.
Non sono d'accordo. La magia esiste ed è tutta intorno a noi. Bisogna solo saperla vedere.

Certo, nella vita di tutti i giorni è difficile rendersene conto, presi dalle abitudini, dal traffico, dal tempo che non è mai abbastanza. Ma ci sono momenti ed esperienze fanno in fretta rivalutare le cose.

Era una calda giornata di settembre, quando arrivai a Montpellier, atterrando in un magico mondo, chiamato Erasmus.

Certo, Harry Potter era un maghetto alle prese con la grande scuola di magia di Hogwarts, diretta dall'immenso Professor Silente (immenso in senso figurato...). Tuttavia, come metafora è calzante.

Place de la Comédie, giorno di mercato.
Nel mio caso, era l'Università di Montpellier II, dipartimento di biologia. Là avrei studiato, seguito lezioni, affrontato laboratori.
Per tutto il resto del tempo, c'era tutto il resto del mondo. E questa era la prima grande magia: tra argentini, messicani, americani, tedeschi, spagnoli, greci, svedesi, croati, francesi, dominicani, burkinabe (del Burkina Faso...), tunisini e chi più ne ha più ne metta.
Potevo vivere il mondo intero e non dovevo fare altro che uscire per le vie della città.

Ma la più grande magia è un'altra ed è di questa che vi voglio parlare.
La vera magia Erasmus è quello spirito di comunanza, di unità ed insieme. La vera magia è trovarsi tutti diversi e tutti uguali.
Aprire la porta e ritrovarsi di fronte il ragazzo spagnolo che ti cede lo spazzolone per pulire la tua stanza, oppure il ragazzo francese che ti porge il caffè appena fatto (caffè italiano, ci tengo a precisare).
Scendere in strada e passare il tempo con fotografi girovaghi in cerca di fortuna, che ti raccontano la loro passione tra flash e scatti d'artista.
Camminare per la piazza nel giorno del mercato, a pochi giorni da Natale, con un bicchiere di plastica pieno di the, in cui galleggiano alcune foglie di menta. Guardare il cielo e sentire che non c'è bisogno di altro, si è a casa, perché il mondo intero è casa.


Un Erasmus ti scuote, ti prende e ti rivolta come un calzino prima di ributtarti nella tua vecchia vita, a fare i conti con un mondo che non è più quello che credevi che fosse.
L'Erasmus è divertimento, amici, cultura, confronto. L'Erasmus è magia.

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