Momo

Da piccoli, ci facciamo incantare dalle fiabe. Principi e regine, elfi e fate che combattono contro streghe cattive e draghi infuocati.
Poi diventiamo grandi e improvvisamente non abbiamo più tempo...
Crescendo, impariamo che il tempo è bene usarlo per studiare, lavorare e fare cose utili per il nostro futuro, anziché perdere tempo con fiabe e magia.
Bisogna risparmiare il tempo adesso, così da poterlo usare più tardi, quando sarà abbastanza e potremo riaverlo indietro.

Io, questa cosa, non l'ho mai digerita. Perciò potete immaginare il sollievo, quando mi sono ritrovata tra le mani una fiaba come quella di Momo e l'arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato (per gli amici, semplicemente Momo).

Vedi, caro lettore, il tempo non è fatto per essere risparmiato, ma per essere vissuto. E non bisogna farsi ammaliare dai Signori Grigi, che ci promettono di raddoppiare il nostro tempo risparmiato, se solo lo depositiamo nella loro Cassa di Risparmio del Tempo.

Momo ci ricorda che il tempo che abbiamo è il nostro e di nessun altro, da dipingere dei colori dell'universo, con fantasia ed immaginazione, riempiendolo di favole e avventure ben al di là del limite del possibile.

Chissà se la storia di Momo è già successa, oppure se dovrà ancora accadere. Per certi Signori del Tempo, non fa molta differenza. In fondo, non è neppure importante.
Il tempo che abbiamo, teniamocelo stretto, lasciamolo scorrere attraverso di noi e con noi e non facciamolo congelare in depositi grigi.
Di tanto in tanto, tendiamo l'orecchio ad ascoltare la musica dell'universo. Lasciamo che il tempo ci colori la vita e che la vita colori il nostro tempo.

E tu che leggi, se vuoi tornare a sognare ma credi di non averne il tempo, vai da Momo, che ti passa!