mercoledì 8 agosto 2012

Un Vero Portiere

Ero una bambina quando andavo ai giardinetti dietro casa e giocavo a calcio con i maschietti. Mi piaceva tenere la palla tra i piedi, correre per il prato e tirarla contro il muro (la nostra porta) con tutta la forza che avevo per poi correre a riprenderla.

I giochi da bambini si dimenticano quando diventi grande. Basta però un niente per ricordare. A me è bastato questo video.


Da bambina non giocavo in una squadra, non me lo avevano mai permesso.
"E' un gioco da maschi!" mi dicevano.
Allora io mi mettevo il cappellino in testa, prendevo la maglietta di Zidane che mio padre (interista lui...pensate al sacrificio...) mi aveva regalato e palla al piede andavo al parco di fianco alla chiesa. Ci passavo pomeriggi interi, da sola a lanciare la palla contro il muro, oppure con gli amici che mi raggiungevano dopo un po'.

Un giorno qualcuno mi vide e mi disse: "Caspita, sembri proprio un calciatore!"
Quel giorno me ne tornai a casa gonfia di orgoglio, come se mi avessero appena dato il Pallone d'Oro.

Però il calcio era un gioco da maschi. Le femmine potevano far finta, ma non erano fatte per giocare a calcio.
Questo non è vero, ora lo so.

Non serve essere un maschio, per essere un vero calciatore.

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