martedì 31 luglio 2012

Quando il talento non basta

Ultimamente ho avuto parecchio da fare tra consigli, discussioni, vaneggiamenti e illuminazioni artistico-letterarie.
Durante le mie ricerche ho avuto modo di imbattermi nei più vari manuali di scrittura creativa che il web possa offrire. E mi sono ritrovata a chiedermi: quanto è davvero necessario un manuale per imparare a scrivere?


La risposta è stata (tristemente) che sì, ce n'è un gran bisogno. E vi spiego subito perché.

Ho potuto rendermene conto navigando tra le ultime pubblicazioni di IlMioLibro. Benché alcuni siano effettivamente talentuosi scrittori in via di sbocciatura, altri sono dei veri e propri cani.
Non che io pensi di essere una grande scrittrice (sono dilettante, esordiente, ignorante e pure un po' sgrammaticata, a volte dubito addirittura di potermi chiamare scrittrice), ma mi ritengo una discreta lettrice. E posso dirvi che provavo dolore a leggere alcuni dei peggiori passaggi.

Quindi sì, ci vuole un manuale per imparare a scrivere.
Perché molta gente deve sentirsi dire che è necessario controllare la grammatica, alla fine della stesura (ma anche nel mezzo non fa male).
Voglio dire, ragazzi, la maggior parte dei programmi di scrittura ha un controllo grammaticale automatico. E allora facciamogli onore, usiamolo!


Perché molta gente non sa neppure riconoscere e/o ricordare adeguatamente un modo di dire. Può capitare che si voglia fare i simpatici e modificare antichi proverbi per renderli affini alla scena, ma spesso e volentieri la cosa risulta semplicemente grottesca.
Ad esempio: "Rose era rimasta ad aspettarlo, così Jack prese la mucca per le corna."
Per le corna si prende il toro. La mucca neanche ce le ha le corna. E se la mucca deve essere un'allusione a qualcosa, allora Jack deve avere un'opinione davvero bassa di questa Rose.


Perché molta gente non sa ancora distinguere tra da, dà e da'. Per non parlare di quelli che scrivono pò. E poi non tiriamo in causa in congiuntivi, che ci sarebbe da piangere.

Ma che dire, sarebbe facile evitare tali errori, basterebbe un controllo grammaticale...

Perché molta gente è convinta che lo stream of consciousness significhi semplicemente scrivere di filato tutto quello che viene in mente, senza preoccuparsi di dove vada a finire.
A questi bisognerebbe far notare che non si chiamano James Joyce e neanche Virginia Woolf.

Perché molta gente pensa che scrivere significhi avere una sola grande idea in una piovosa mattina primaverile per poter scrivere il best-seller dell'anno.
A questi, analogamente ai precedenti, bisognerebbe far notare che non si chiamano Stephen King. E neppure Glenn Cooper.

Perché molta gente pensa che dopo aver scritto l'ultima parola della prima stesura, il lavoro sia definitivamente concluso.
Ecco, questo è completamente FALSO. E invito tutti gli scrittori a dirlo in coro con me: FALSO.
Esiste una fase successiva che è forse più importante della stesura principale. Serve a riempire i buchi, rammendare le toppe, togliere i tarli e fissare i sostegni.
La prima stesura di un libro (la prima bozza, la chiamerei) è come un'opera grezza scolpita nel marmo. Pensate a come figurerebbe 'Amore e Psiche' di Canova se, dopo aver creato le forme, lo scultore non avesse adoperato la sua arte per levigare il marmo e infondergli quel fascino e quella delicatezza che ci permette di chiamarla 'opera d'arte'.

Ecco, questi sono i principali motivi per cui il talento non basta ed è necessario un manuale per imparare a scrivere.
Senza contare, poi, gli innumerevoli e utilissimi consigli che scrittori navigati possono dare a noi poveri novellini, risparmiandoci un sacco di frustrazioni...

E se tu che mi stai leggendo ti chiedi dove poter trovare una guida, un mentore, una stella cometa per la tua creatività in via di scrittura, questo è un buon punto di partenza!

Ma ricorda sempre: scrivere si impara scrivendo.

4 commenti:

  1. Assolutamente vero.
    Parola di un editor... :-/
    Mio padre ne ha letti molti e da medico è diventato - possiamo dirlo - scrittore. E' al suo secondo romanzo, che ovviamente passerà per le MIE mani. :-)

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  2. Guarda, su ilmiolibro.it chiunque può pubblicare qualunque cosa, senza passare per editori, revisori né altro.
    Ti lascio solo immaginare cosa ci si può trovare...

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  3. Eh me lo immagino... :-/
    Comunque, stai a cambia' tutte le visualizzazioni dinamiche possibili pure tu vedo :-)
    Besos
    Briggy

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    1. Devo ancora trovarne una congeniale...piano piano mi fisserò su una soltanto...

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