Per fortuna i marciapiedi erano asciutti. In caso contrario non avrei potuto proseguire e risalire alla sorgente di questo insolito evento.
Metro dopo metro, le acque diventavano più profonde e perigliosi mulinelli minacciavano il natante - cioè, il passante - in corrispondenza dei tombini.
Cominciai a temere che le carpe che abitavano il fossato del Castello avessero non solo tentato la fuga, ma anche iniziato la loro opera di conquista della città.
D'un tratto scorsi all'orizzonte un'auto dai colori blu e bianchi. Un uomo in divisa blu se ne stava con i piedi all'asciutto a contemplare il fiume urbano.
Preoccupata per il destino della mia amata città, mi avventurai lunghe le rive del corso d'acqua e riuscii a raggiungere il poliziotto municipale.
"Buongiorno, buon uomo" parafrasai.
"Buongiorno" mi rispose.
"Mi dica, quale catastrofe incombe sul popolo, quest'oggi?"
"Una tubatura si è rotta. Come vede, è una rottura copiosa."
Eh già, proprio una rottura copiosa...
Non volendo disturbare oltre l'ufficiale in servizio...sì, insomma, il vigile...aggirai l'isolato e sbucai al termine della strada sommersa, dove potei vedere con i miei occhi la rottura di cui si parlava.
Ahimé non ho potuto confermare i miei sospetti, dato che non ho potuto scorgere né pinne, né carpe. Tuttavia, inviterei la popolazione a tenere gli occhi aperti.
State lontani delle fontane pubbliche!
Diffidate dei pozzi artesiani!
Non avvicinatevi alle fontanelle in piazza!
Chiudete i vostri rubinetti!
Le carpe sono in agguato...
P.S. Io ho parlato di carpe...in realtà, chi vive a Ferrara, sa bene che le carpe sono sparite da un pezzo, per lasciare il posto a misteriosi pesci giganti, mangiatori di uomini e resistenti al metallo e alle radiazioni.
Se i Maya hanno predetto la fine del mondo...probabilmente hanno parlato di loro...
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