martedì 2 ottobre 2012

Blessed by London - Day 1

Non potevo, proprio non potevo esimermi dal riservare un intero weekend alla capitale. E ancora non è bastato a soddisfare la mia sete di Londra (i miei arti inferiori però ringraziano che il weekend sia finito...).

Sveglia di buon ora per mettersi in cammino. Letteralmente. Il sole mattutino mi accompagna verso la stazione di Ashford. Una piccola sosta per un take-away coffee da Starbucks e salgo sul primo treno per la capitale.
Mi siedo di fianco ad una biondina intenta a leggere un libro. Prendo fuori il mio dallo zaino e mi rendo conto che tutt'e due siamo alle prese con il nuovo libro di JK Rawling. Ci guardiamo sorridendo: "E' un buon libro..." ci diciamo, con una punta di imbarazzo, prima di immergerci nella lettura.
Arrivo alla stazione di St. Pancras e mi affaccio ad una stupenda giornata di sole, come se ne vedono poche da queste parti. Sono stata fortunata, devo ammetterlo. Risoluta a non mettere mano alla cartina, frugo nei ricordi e mi dirigo sicura verso nord.
Dopo un bel giretto fuori programma per Islington, in cui ho l'occasione di percorrere la lunghissima Caledonian Street, finalmente decido di mettere mano alla cartina e mi incammino verso l'ostello.
Comincio vagamente a notare l'impressionante numero di parchi e parchetti che ci sono dietro ad ogni angolo. E in ognuna ci sono panchine dedicate a persone che 'amavano questi giardini'. I londinesi devono essere molto legati ai loro parchi. Ne hanno tutte le ragioni.

Dopo un'attenta ricerca, trovo il mio ostello: Generator Hostel. Imbucato come pochi, ma ne vale la pena. Mi aspettavo un bugigattolo semi-malfamato, invece è più simile ad un centro culturale. Buona accoglienza e grande disponibilità. Persino quando la mia chiave magnetica non funziona in piena notte, con pazienza risolvono il problema in meno di un minuto. Se non vi spaventa dormire in stanza con sconosciuti, ve lo consiglio!

Una volta sistemato il bagaglio, scorgo un cartello che indica la casa di Charles Dickens. Devo trovarla. Dopo un paio di giri a vuoto, tuttavia, mi rassegno e decido di rivolgermi a mete più...imponenti. Prendo il primo...ok no, il settimo autobus che passa. Si va a Trafalgar Square.

In una decina di minuti, scendo dall'autobus per ritrovarmi davanti a quattro imponenti (e un po' inquietanti) leoni di marmo nero. Alzò un po' (tanto) lo squardo e chi ti scorgo lassù? Hallo, Nelson!
L'ammiraglio sembra guardarmi un po' dall'alto in basso, ma non ci faccio caso. Anche perché subito dopo devo concentrarmi a rimanere in piedi e continuare a respirare, mentre realizzo la presenza della National Gallery, dritta grande e sublime davanti a me. Dite pure che esagero, ma a me ha tolto il fiato.
Di fronte alla National, un capannello di persone si è raccolta a guardare qualcosa. Mi faccio strada e mi godo la scena. Un tizio sta mettendo in posa un fortunato malcapitato dal pubblico e...guardate cosa ne viene fuori:

Se da Trafalgar Square si imbocca Whitehall, bisogna essere preparati a ciò che sta per arrivare. Io non lo sono, ma il momento critico è già passato con la National Gallery. Posso sopravvivere ormai a tutto.
Nonostante ci siano almeno una decina di monumenti non contemplati (forse perché non abbastanza accattivanti), ogni volta che sento parlare di Whitehall è solo in riferimento ad una sua via traversa: Dawning Street, con il signor Cameron che ci saluta dalla finestra. Sarà, ma io preferivo la National.

Whitehall non è ancora finita e già si scorge una torre dorata all'orizzonte. E' la Jewel Tower, con la Union Jack svolazzante in cima.
Da lì in poi, non c'è più storia. L'occhio è subito catturato dal Big Ben, che nel sole del pomeriggio sembra risplendere di luce propria. Il Parlamento sembra quasi messo lì apposta per esaltare la torre, che in realtà di per sé non è altro che un frammento dell'intero edificio. Ma fa la sua figura. Eccome se fa la sua figura!


Poco più a destra, noto qualcosa di vagamente famialiare. Ci giro attorno e capisco perché: è l'abbazia di Westminster. Io che pensavo non fosse così grande, ho dovuto attraversare la piazza per farla stare nella fotografia.
Purtroppo è chiusa alle visite (e poi l'insolita bella giornata mi impone di stare all'aperto).
Prima di tornare indietro, è d'obbligo dare una sbirciatina al Tamigi. Ed eccomi sul Westminster Bridge, a contemplare il London Eye giusto dall'altra parte del fiume.
Leggenda vuole che il Tamigi sia uno dei fiumi più sporchi e inquinati del mondo. Almeno d'Europa. Probabilmente è vero, ma il panorama di certo non lascia a desiderare...e poi la foto mi è venuta particolarmente bene!

Dopo aver visto il parlamento, mi dirigo verso il palazzo reale. Per farlo, si passa per uno dei più bei parchi della città: St. James Park.
Se esiste il paradiso dev'essere questo: sedersi in St. James e leggere un libro con gli scoiattoli che ti girano intorno. Se poi ti siedi abbastanza vicino al laghetto, ci sono pure le anitre e i cigni che ti starnazzano intorno. Ma io mi accontento degli scoiattoli, grazie.

La breve pausa lettura ridona forza alle mie stanche membra. E allora via verso Buckingham Palace. La Regina Lizzy era lì, so che mi guardava da una delle tante finestre, mentre sbirciavo tra le sbarre del cancello.

Giusto perché il St. James Park non sembrava abbastanza, attraversiamo la strada per entrare al Green Park. Le fanciulle in rosa all'entrata mi hanno lasciato piuttosto perplessa...soprattutto la risata, sembrava il nitrito di un cavallo...per il resto, erano bambole in porcellana viventi! 
Percorro Green Park in direzione Piccadilly (passando attraverso le fila di sdrai a noleggio per prendere il torrido solo londinese), fino a sbucare giusto di fianco al Ritz Hotel. E scusate se è poco.
Pochi passi più avanti, mi vedo Super Man uscire da un pub, subito seguito da un'infermiera e da un Peter Pan evidentemente fuggito dall'IsolaCheNonC'è col proposito di invecchiare abbastanza da poter bere alcolici.

Arrivo in Piccadilly Circus e ammiro i maxi-schermi ad ogni angolo. Che meraviglia...peccato che il monumento della piazza sia in realtà quella piccola ed ignorata statua di Eros giusto nel mezzo. Ma che volete, con tutti i Double Decker Busses che ci girano intorno, spesso è addirittura difficile scorgerla.
Giro l'angolo per arrivare in Regent Street. Bella, lunga e affascinante, almeno nel primo tratto, fino ad Oxford Circus. La prospettiva dei palazzi in curva è semplicemente geniale, se perdonate la mia architettonica ignoranza.

Una volta in Oxford Circus, ho giusto il tempo di pensare "wow" prima di rendermi conto che ho appena superato Soho. Acciderbolina, non posso perdermelo! Tanto più che ho i biglietto per il Soho Theatre...
Ma manca ancora più di un'ora allo spettacolo e ho tempo per fare un giretto nella più colorata via di Londra (o almeno così dicono...me ne manca ancora qualche migliaio da testare). Carnaby Street è uno sfolgorio di colori e luci, negozi e pub sembrano prendere spazio fino ad occupare l'intera strada, ti assorbono e ti catturano.
Se non avessi avuto una meta da raggiungere, probabilmente mi sarei persa in uno (o più) di quei pub. Ma c'era sempre il Soho Theatre.

Eccolo lì, Soho Theatre, svavillante e paradossalmente viola. Per essere un teatro, è piuttosto controproducente, ma parliamo di Soho, qui c'è da aspettarsi di tutto.
Ho prenotato i biglietti per un incontro al Soho Literature Festival dal titolo 'Dear Lupin with Charlie Mortimer'. Charlie è colui che ha raccolto tutte le lettere che suo padre gli ha scritto durante gli anni (chiamandolo Lupin) e ne ha fatto un libro.
Naturalmente ho poi comprato il libro. E me lo sono fatta autografare, sentendomi come una di quelle fan esaltate in coda per l'autografo di Johnny Depp.

A questo punto, i piedi bruciano e mi implorano riposo. Il pub in cui avevo deciso di andare sembra svanito nel nulla e la mia Oyster Card minaccia di esaurirsi a mezzanotte.
Va bene, per questa volta il bar del Generator Hostel sarà più che sufficiente.

Buonanotte ragazzi, ci vediamo domani...ancora a Londra!

P.S.
Per tutte le foto, vi rimando all'album completo sul facebook
Se invece volete andare al Day 2, cliccate qui.

2 commenti:

  1. Stai leggendo l'ultimo romanzo della Rowling? Com'è? Com'è? Com'é? Che faccio lo compro? Eh, eh, eh? L'ho visto proprio oggi in libreria...

    Bellissima la tua Londra, non vedo l'ora di continuare a leggere il tuo giro!! Cosa darei per una sosta-libro a St.James... ma per ora mi accontento della piccionaia angolo San Rumeno.

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    1. Mi sta piacendo molto! E' un po' traumatico passare dalla narrativa tranquilla di Harry Potter a questo, molto diverso, molto più diretto, molto più adulto.
      Per il momento, ti direi di comprarlo..ma aspetto di finirlo per un consiglio definitivo.

      Arrivo presto con la seconda puntata..intanto sto già programmando di tornare a Londra per provare la sosta-libro in Hyde Park. Per un'analisi comparativa... ;)

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